Da Treville a Sala Monferrato e ritorno: un itinerario ad anello di 11 chilometri nel Monferrato Casalese che, percorrendo dolci sentieri collinari, incontra due borghi, colorate panchine e una… Capasanta.

Il Balcone sulle Alpi, il punto di partenza di questo percorso nel Monferrato Casalese

Arrivati a Treville consigliamo di raggiungere via Circonvallazione, dove si trova un comodo parcheggio. Prima di incamminarsi, però, è d’obbligo spendere qualche momento a osservare il paesaggio dalla piazzetta terrazzata panoramica proprio qui accanto.

Una vista ancora migliore la si può avere dal parchetto antistante la chiesa di Sant’Ambrogio, posta proprio alle spalle della terrazza, sul punto più alto del paese. A questo proposito ti raccontiamo qualcosa di più nell’articolo Treville, il balcone sulle Alpi del Monferrato.

Insomma, non siamo ancora partiti e già abbiamo di che gioire!

Il percorso è abbastanza semplice e, soprattutto, piacevole e divertente. Si articola su una distanza di 11 chilometri con un dislivello di 200m, a seconda del passo e dell’allenamento, per completarlo sono necessarie dalle 2 alle 3 ore di cammino.

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Da Treville verso di Sala Monferrato

Da via Circonvallazione ci si dirige in via Voltini e si prosegue tenendo la sinistra al bivio, su una lunga discesa coperta d’erba verso la strada a fondo valle. Questo tratto potrebbe apparire un po’ sconfortante: dopo tanta discesa ci si aspetta una ripida salita… Invece no!

Dopo poche decine di metri, al bivio lasciamo l’asfalto (ma non temete, incontrare auto su questa strada è raro) e imbocchiamo il sentiero sulla sinistra che ci porterà nel territorio del Comune di Sala Monferrato.

Un tratto di percorso particolarmente piacevole, questo. Nonostante una buona parte si svolga a fondo valle, la vista non delude mai!

Qui, il percorso prosegue per lo più su strade sterrate e sentieri, attraversa prati, campi coltivati e lambisce zone boschive adibite a tartufaie.

sentiero sulle colline del monferrato

Verso la Big Bench di Sala Monferrato, all’ombra della chiesetta di San Grato

Quando il sentiero finisce e sbocca sull’asfalto della SP35 (via Cereseto), Sala Monferrato è lì davanti a noi, ma non ci dirigiamo subito lì. Svoltiamo a destra per allungare di un po’ la nostra camminata, ma lo sforzo ci verrà ripagato a breve!

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Ricominciamo a salire prendendo il sentiero erboso poco più avanti sulla sinistra e proseguiamo così, tra un boschetto e campi fino a intravedere di fronte a noi la chiesetta di San Grato e più a sinistra la rossa Big Bench n.48 di Sala Monferrato.

Questo è uno dei passaggi più belli di tutto l’itinerario e uno dei punti panoramici più apprezzati di questa zona!

Di recente, accanto alla grande panchina rossa, è stata allestita un’area pic-nic: non potrebbe esserci punto migliore per una sosta e uno spuntino!

Proseguiamo entrando nel paese di Sala Monferrato su via Marconi per poi svoltare a destra in via Ozzano prima e in via Cà de Franchi dopo.

big bench rossa a sala monferrato

Dalla scultura di TerrEmerse a Sala Monferrato verso Treville

Camminando tra i vigneti, superiamo l’azienda vinicola Marco Botto e imbocchiamo la strada bianca a destra dove incontriamo una… Capasanta: una delle tante sculture di TerrEmerse, “fossili” di ferro sparsi in diversi luoghi di questa area di Monferrato.

È il progetto di un’artista locale, attraverso il quale intende rievocare un’antica era geologica del territorio, quando il Monferrato era coperto dal mare.

Ci rimettiamo in cammino per fare ritorno a Treville. Qui il sentiero prosegue circondato tra i filari di vite, fino a quando una svolta a gomito conduce in una sorta di tunnel boschivo naturale. Camminando alcune centinaia di metri protetti dal bosco, sbuchiamo su via Cella Monte e la grande chiesa di Sant’Ambrogio e il paese di Treville appaiono di fronte a noi.

Da qui un paio di chilometri su strada ci riportano fino al punto di partenza, per chiudere una breve, ma appagante escursione.

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Di Daniele Farina

Cremonese doc, sono stato per undici anni disegnatore elettronico, poi la voglia di fare delle mie passioni un lavoro mi ha portato a gestire una formaggeria-salumeria. Tra camembert e culatelli, forme di grana e prosciutti, nel cuore ho sempre riservato un posto per la musica, la birra e la montagna. Da quando ho incontrato Martina, un po’ di quello spazio se l’è preso il Monferrato. | Visita sito