Mentre aperitivi e apericene conquistano il mondo, in Piemonte resiste una tradizione alimentare che si consuma alla stessa ora ma ha un’origine molto più antica: la merenda sinoira. Non una semplice merenda, non una cena e nemmeno un aperitivo: la merenda sinoira è un pasto a sé, con una storia tutta sua, nata nelle campagne piemontesi probabilmente intorno alla metà dell’Ottocento e diffusasi poi anche nelle città.
Oggi la merenda sinoira vive un ritrovato momento di gloria e la si può gustare in casa, oppure in molti locali del Piemonte che la propongono, rivivendo così questa gustosa tradizione.

Formaggio, salame crudo e barbera: merenda sinoira semplice ma efficace!
Cos’è la Merenda Sinoira e come è nata
La merenda sinoira è, letteralmente, un incontro tra la merenda e la cena. È difficile identificare una specifica area d’origine dalla quale questa abitudine si è diffusa in tutto il Piemonte e proprio questa è una delle sue caratteristiche più amate dagli appassionati della tavola: la merenda sinoira si lega ai prodotti del territorio, pertanto i suoi ingredienti variano di zona in zona.
Quel che è certo è che la merenda sinoira nasce nei campi, dove la giornata di lavoro si estendeva fino quasi alle ore della sera nella stagione estiva. Con tanto lavoro da fare e ancor più energie da investire, riempire un po’ lo stomaco prima della cena tardiva non deve essere sembrata una brutta idea.
Ecco che le donne non impegnate nel lavoro agricolo venivano in soccorso dei contadini con un fazzoletto pieno di pane, salame, vino, frutta di stagione, per allestire un pasto più ricco della merenda ma più leggero della cena, che offrisse la possibilità di riposare un attimo e raccogliere le forze necessarie ad affrontare le ultime ore del giorno.
Oggi si può gustare un’ottima merenda sinoira anche senza condirla con tutta questa fatica, semplicemente per assaporare i prodotti tipici del Monferrato, magari esplorando i gioielli meno noti dei piccoli produttori locali.
Gli ingredienti della tipica merenda sinoira
Un tempo la merenda sinoira si componeva dei prodotti provenienti dalle attività della cascina: il pane, i salumi, i formaggi che si consumavano erano gli stessi che venivano preparati nel corso dell’anno, la frutta era quella raccolta nei terreni che si possedevano o si lavoravano.
Dimentichiamo quindi gli stuzzichini elaborati degli aperitivi di oggi: la vera merenda sinoira è radicata nella tradizione e i suoi ingredienti principali sono rigorosamente del territorio. Soltanto quando ha raggiunto gli ambienti borghesi la merenda sinoira si è arricchita di piatti un po’ più complessi, come la carne, le acciughe al verde e al rosso, l’insalata russa, la capricciosa, il vitello tonnato.
Formaggio, salame, Barbera: la merenda sinoira monferrina è servita
Come dicevo, il bello della merenda sinoira è che i suoi ingredienti cambiano da zona a zona. Noi amiamo fare incetta di materia prima attingendo dalle riserve di produttori a pochi chilometri da noi, come la tradizionale muletta di Sala Monferrato, con formaggi di capra provenienti dalla zona di Moncalvo e formaggi di latte vaccino dalla Val Cerrina.

Merenda sinoira accompagnata dall’Etichetta Nera, barbera delle Cantine Robione
Dalla Val Cerrina arriva anche una delle nostre compagne preferite per la merenda sinoira, Etichetta Nera, una Barbera Superiore del Monferrato di Cantine Robione piacevolmente strutturata e corposa, ottenuta da uva che beneficia di una provenienza particolarmente favorevole. Viene infatti coltivata nella piccolissima area di Piancerreto, su un terreno ricco di venature di tufo che contribuiscono allo sviluppo della complessità aromatica di questo vino dalla generosa gradazione alcolica (15,5%).
…E, se volete un secondo parere, potete sempre affidarvi a Paolo Massobrio, più esperto di noi, che dal 2013 inserisce ogni anno l’Etichetta Nera nella sua guida Il Golosario!
Questa è la nostra formula casalinga per la merenda sinoira, ma il bello viene ora: non vi resta che fare di questo antesignano dell’aperitivo il vostro nuovo hobby, per girare per il Monferrato e scoprirne tutti i sapori, chilometro dopo chilometro, assaggio dopo assaggio. Buon appetito!